User:Rybec/Quattro Canti

Coordinates: 38°06′57″N 13°21′41″E / 38.11583°N 13.36139°E / 38.11583; 13.36139
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38°06′57″N 13°21′41″E / 38.11583°N 13.36139°E / 38.11583; 13.36139

Quattro Canti.

Quattro Canti is an octagonal plaza in the Baroque style. It is at the crossing of the two principal streets, the Via Maqueda and the Corso Vittorio Emanuele, in Palermo, Sicily, southern Italy.

Its official name is the Piazza Vigliena, in honor of Marquis Don Juan Fernandez Pacheco de Villena y Ascalon (Juan Fernández Pacheco, duque de Escalona), the Viceroy who in 1608 commissioned its construction by Giulio Lasso.[1]

In ancient times, it was called the Octagon of the Sun, or Theatre of the Sun, because in daytime at least one of its architectural scenes was lit.[2]

The Quattro Canti, or Vigliena square, [1] , is the name of an octagonal square at the intersection of two main roads of Palermo : the Via Maqueda and Cassaro , Corso Vittorio Emanuele today (ancient Phoenician origin, connecting the acropolis and the Palace of the Normans to the sea), about half of their length.





The piazza is octagonal, four sides being the streets; the remaining four sides are Baroque buildings, the near-identical facades of which contain fountains with statues of the four seasons, the four Spanish kings of Sicily, and of the patronesses of Palermo, (Cristina, Ninfa, Olivia, and Agata). The facades onto the interchange are curved, and rise to four floors; the fountains rise to the height of the second floor, the third and fourth floors contain the statues in niches. At the time the piazza was built, it was one of the first major examples of town planning in Europe.

Gallery[edit]

Notes[edit]

  1. ^ There were four further viceroys before the plaza's completion in 1620.
  2. ^ Artemedia


Category:Buildings and structures in Palermo Category:Sicilian Baroque Category:Piazzas in Italy

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]</ref> e sormontati dagli stemmi (in marmo bianco) reale senatorio e viceregio, i quattro prospetti presentano un'articolazione su più livelli, con una decorazione basata sull'uso degli ordini architettonici e di inserimenti figurativi che, dal basso in alto, si susseguono secondo un principio di ascensione dal mondo della natura a quello del cielo. I quattro piani di facciata risultano così decorati: al piano inferiore, fontane che rappresentano i fiumi della città antica (Oreto, Kemonia, Pannaria, Papireto); quindi, un ordine in stile dorico, contenente le allegorie dalle quattro stagioni (rappresentate da Eolo, Venere, Cerere e Bacco); l'ordine successivo, in stile ionico, ospita le statue di Carlo V, Filippo II, Filippo III e Filippo IV; infine, nell'ordine superiore, le quattro sante palermitane, Agata, Ninfa, Oliva e Cristina, patrone della città prima dell'avvento di Santa Rosalia (1624).

Un antico detto che celebrava nei Quattro canti il centro virtuale di Palermo recitava "feste e forche a Piazza Vigliena" (pubbliche feste ed esecuzioni capitali).

La Storia[edit]

Assunto nel 1606 il governo della città e dell'isola, il viceré, due anni dopo, affidò all'architetto fiorentino Giulio Lasso la sistemazione urbanistica della piazza, alla quale si lavorò per molti anni. Il progetto era ispirato al crocevia delle Quattro Fontane di Roma, disegnato dagli urbanisti di Sisto V in forme molto più dimesse della successiva versione palermitana.

Nel 1609 doveva già essere terminata la parte strutturale dei due cantoni poi detti di Santa Ninfa e di Sant'Agata, che portano gli stemmi del viceré Vigliena. Nel 1612 era completo il cantone di Santa Cristina, aderente a San Giuseppe, promosso dal viceré Ossuna. Nel 1615 Giulio Lasso è già morto e dal 1617 è direttore dei lavori Mariano Smiriglio, ingegnere del Senato e già sorvegliante del cantiere durante la direzione del Lasso.

Con Mariano Smiriglio si assiste ad un cambiamento del programma decorativo iniziale: nell'ordine superiore, che in origine avrebbe dovuto ospitare le statue dei sovrani, vengono sistemate le statue delle quattro sante vergini palermitane: Santa Cristina, Santa Ninfa, Sant'Oliva e Sant'Agata. Dei quattro simulacri regali, previsti originariamente in bronzo, da Scipione Li Volsi, vengono eseguiti soltanto quelli di Carlo V, poi collocato in piazza dei Bologna e quello di Filippo IV, poi distrutto. Le attuali statue in marmo presenti ai Quattro Canti furono scolpite fra il 1661 ed il 1663 da Carlo Aprile.

Il 2 agosto 1630 vennero appaltati i lavori per la fabbrica delle quattro fontane con le statue delle Quattro Stagioni, anch'esse previste in bronzo e poi realizzate in marmo: la Primavera e l'Estate furono realizzate da Gregorio Tedeschi; l'Autunno e l'Inverno da Nunzio La Mattina. Le attuali conche inferiori delle quattro fontane sono ottocentesche e furono realizzate per poter nascondere quelle originarie col piano di calpestio della piazza che era stato ribassato.

Architettura[edit]

L'architettura della piazza è molto semplice, rappresenta un perfetto ottagono formato da quattro edifici alternati da sbocchi viari.


The geometry of the plaza is very simple. It is a perfect octagon formed by four buildings at the intersection of two streets.

direction south west north east
photo
district Albergheria Seralcadio/Capo La Loggia Kalsa
building Palazzo Reale (royal palace) Monte di Pietà (pawn shop) Castellamare Tribunali (courts)
season spring summer autumn winter
king Charles V Philip II Philip IV Philip III
patron Cristina di Bolsena Santa Ninfa (Nymph) Oliva di Palermo (Olive) Sant'Agata (Agate)

Bibliografia[edit]

  • Maria Sofia di Fede e Fulvia Scaduto (a cura di), I quattro Canti di Palermo. Retorica e rappresentazione nella Sicilia del Seicento, Edizioni Caracol, Palermo 2011

Curiosità[edit]

Questa piazza è stata una delle principali ambientazioni in cui sono state girate alcune delle più importanti scene del film Palermo Shooting (2008), insieme a palazzo Abatellis in cui si trova il celebre affresco del trionfo della morte (Palermo).

Note[edit]


Voci correlate[edit]

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